Siamo una moltitudine inesplorata che aspetta solo di essere vista.

Fotografia psicosomatica - Essere Vista

Conduco sessioni di fotografia psicosomatica dove attraverso il mezzo della fotografia propongo percorsi, di gruppo e individuali, per accedere alle parti inesplorate e inespresse del sé con l’obiettivo di liberarle e portarle alla luce.

Il centro del mio lavoro risiede nello sguardo e nelle sue potenzialità terapeutiche.

Ho approfondito questo fondamento nella mia tesi “Principi di Fotografia psicosomatica: la costruzione di un metodo. Il potere terapeutico dello sguardo della camera in relazione all’atto performativo”.

Essere visti è terapeutico e l’immagine può fungere da specchio in cui guardarsi e ri-conoscersi, la camera funziona da dispositivo metaforico della relazione.

La fotografia psicosomatica è un dispositivo artistico per esplorare e stimolare il se creativo e ampliare la nostra percezione. Serve per immaginarci e percepirci come molteplici.

Da una sessione di fotografia psicosomatica sul tema RELAZIONE. Il percorso di due sorelle.

Cenni di teoria: l’origine del metodo

La mia formazione artistica affonda le radici nell’arte visiva e nella body performance. Questi due linguaggi, incontrandosi, hanno generato il centro della mia ricerca artistica e terapeutica.

Così nasce:

ESSERE VISTA

Ho scelto di fare dell’ARTE uno strumento di terapia e benessere per tutte e tutti.

Sostengo chiunque si rivolga a me attraverso un percorso di terapia a mediazione artistica.

La Teatroterapia ha a che fare con la formazione della persona e utilizza diversi dispositivi artistici, naturalmente ho contaminato la teatroterapia con il linguaggio dell’immagine, concependo un approccio che coinvolge il video, la fotografia e la performance.

Ho individuato nella fotografia, partendo dalla teoria dello specchio di Lacan e dalle riflessioni di Winnicott in merito al rispecchiamento, un potente strumento di relazione e scoperta personale. Lo sguardo è costitutivo dell’identità dunque: la mia tesi si basa su questo assunto:

ESSERE VISTI È TERAPEUTICO E VEDERSI È RIVOLUZIONARIO

Possiamo asserire che per esistere e definirci come persone individuali abbiamo bisogno di essere rispecchiati dagli altri. Dall’altro io ricevo la fondamentale conferma del mio esistere, ed è proprio attraverso lo sguardo che mi conosco. Quello che personalmente sostengo è che possiamo scoprirci attraverso lo sguardo anche in età adulta.

“E’ nella carezza, della mano e dello sguardo, che si costituisce l’origine della nostra vita affettiva ed emotiva”

Nella nostra epoca vige la cultura dell’immagine e abbiamo un modo di COMUNICARE sempre più VISIVO. Abbiamo tra le mani un potentissimo strumento che ci permette di guardarci dentro ma non ci hanno insegnato come usarlo.

E’ di fondamentale importanza un’educazione all’immagine per la comprensione del mondo e di sè.   

La fotografia psicosomatica unisce un lavoro di consapevolezza ed espressione corporea allo sguardo della camera che è in grado di attivare una dinamica di relazione funzionale all’osservazione interna. La fotografia psicosomatica è un dispositivo artistico per esplorare la propria vita interiore. E’ utile ad attivare una trasformazione e così amplificare la percezione personale.

La camera offre uno specchio in cui guardarsi, rispecchia l’interno e immortala il processo trasformativo del corpo e i messaggi e le informazioni che esso custodisce e desidera comunicare.

Lavoreremo attivamente con le tracce che coglieremo durante il percorso. La fotografia psicosomatica in questo senso coglie le tracce dei processi inconsci e chiede un dialogo.

“Abbiamo tutti una personalità poliedrica: l’io che riscopre più maschere ha maggior possibilità di progettarsi nel mondo”

Effetti e benefici

ESSERE VISTA

Propongo percorsi individuali, di gruppo e relazionali. Questo lavoro è rivolto a tutti e tutte, il percorso si adatta benissimo a tutte le diverse identità che desiderano conoscersi e vedersi.

Percorso individuale:

Si tratta di un percorso di crescita personale a BASE RELAZIONALE e a MEDIAZIONE ARTISTICA. Ti accompagnerò a contattare le parti inespresse del sè e a stimolare il tuo sè creativo vitale.

Questo tipo di lavoro con l’immagine genera:

  • benessere personale 

  • percezione del proprio essere molteplici

  • oggettivazione del dolore e messa in forma del mondo interiore

  • potenziamento del sè

  • appropriazione del sè e delle sue parti

  • maggiore consapevolezza dei propri meccanismi di funzionamento e di relazione

  • lavoro sull’identità dato dall’attivazione di un dialogo con le parti interne

  • libera espressione delle parti inconsce o nascoste che hanno bisogno di venire alla luce

  • processo di individuazione e integrazione del sè

  • armonia mente/corpo/ambiente

  • attivazione del un processo creativo che tutti abbiamo

Fa per te se:

  • cerchi uno spazio di non giudizio dove poterti esprimere liberamente

  • desideri fare un lavoro su di te a mediazione artistica magari da affiancare alla terapia verbale

  • senti di avere delle parti inespresse e desideri liberarle (esplorarle)

  • stai attraversando un momento difficile e vuoi provare a dargli spazio in una maniera alternativa, dandogli voce e guardandolo

  • stai attraversando un percorso di transizione o indaghi questioni legate a identità o espressione di genere e desideri dargli forma in un ambiente protetto e queer

  • desideri conoscerti meglio ed esplorare la tua fonte creativa o risvegliarla

  • ti piacerebbe avere delle fotografie che raccontino la tua anima, i tuoi movimenti interni, le tue relazioni

  • desideri prendere consapevolezza creativamente di te

La durata del percorso

La durata del percorso è da valutare insieme in base alle esigenze di ciascuna persona. Il primo colloquio è gratuito.

Percorso individuale: prevede un minimo 3 incontri (2 online e 1 dedicato allo shooting in studio)

Percorso relazionale: prevede un minimo di 3 incontri. Esplorazione della/delle mie relazioni (uno online e 2 in studio)

Percorsi di gruppo: i percorsi di gruppo sono tematici, si attivano periodicamente.

  1. IL CORPO: Tra piacere e percezione

  2. SACRE SOGLIE

  3. A CENA CON LE MASCHERE

Ogni percorso ha incluso:

  • lavoro sul corpo e sulla percezione

  • diario di bordo

  • sessione/i di shooting in studio

  • 3 file digitali delle fotografie

A parte le stampe fotografiche professionali e tutti i file scattati durante le sessioni.

Perchè

E’ importante per tutte e tutti avere un vivo sé creativo, è essenziale saper accedere alla propria sorgente creativa per vivere con consapevolezza e creatività la proprio esistenza. Conoscersi e conoscere il mondo attraverso uno sguardo artistico cambia la percezione del sé e permette al singolo di entrare in connessione con le proprie risorse e capacità.

Nei miei percorsi, individuali e di gruppo, mi propongo di offrire l’arte, declinata in tutti i diversi linguaggi che utilizzo, per curare e far fiorire il proprio sé creativo.

L’arte come specchio per guardarsi, scoprirsi e magari accettarsi con amore.

Lo sguardo e la presenza sono i principi attorno i quali strutturo tutti i miei percorsi. 

In questo senso utilizzo l’arte visiva e la body performance per accompagnarvi in questo viaggio di scoperta personale che abbraccia vari aspetti e temi: dall’io, al rapporto con se stessi, alla relazione con gli altri.